E' vero, in questi giorni tra regioni gialle, arancioni e rosse non si può viaggiare fisicamente... ma lo puoi fare con la fantasia! 😁
In attesa di poter ricominciare a muoversi, oggi ti vogliamo portare a San Leo, un piccolo comune nell'entroterra romagnolo - che Umberto Eco descrisse come "la più bella città d’Italia" con due chiese, una piazza, una fortezza e uno sperone roccioso a 600 metri sul livello del mare.
Cagliostro l'alchimista.
Partiamo dal punto più alto, dove si erge la sua fortezza.
La storia della fortezza di San Leo è legata a un nome, quello di Cagliostro.
Ti stai chiedendo chi sia Cagliostro?
All'anagrafe, Alessandro Balsamo, è noto alla storia, come Conte di Cagliostro, e nella fortezza di San Leo è stato imprigionato.
Lui alchimista, ipnotizzatore, uomo in grado di leggere la mente, accusato di eresia è stato detenuto in due celle della fortezza.
Prima nella cella del tesoro, dalla quale lo spostarono perché, troppo umida, gli provocava dei forti dolori.
Poi, in quella nella quale morì dopo poco più di quattro anni. Una cella chiusa, con la porta murata dall'interno, una botola in alto e una feritoia laterale per controllarlo. Unico contatto con l'esterno una finestra con vista sulle due chiese di San Leo.
A rinchiuderlo nella fortezza, fu la chiesa che aveva deciso di concedere al Conte di Cagliostro la grazia in attesa della sua redenzione.
Ma, la fortezza di San Leo nasconde al suo interno luoghi ancora più macabri.
Te ne sveliamo uno su tutti, la cella di punizione. Una stanza seminterrata, senza luce e umida dove i prigionieri venivano legati a palle di pietre.
Il peggio arrivava con la pioggia, infatti durante i temporali, la stanza si riempiva di acqua e i prigionieri venivano lasciati per giorni a bagno.
Nella stanza delle punizioni, ad attirare l'attenzione è la gabbia, forse uno dei peggiori strumenti di tortura. Si veniva imprigionati sospesi in aria senza cibo e acqua in balia degli avvoltoi.
Oltre la fortezza: cosa vedere a San Leo
Dall'alto della fortezza, scendendo in città ci sono due chiese, una torre e un palazzo Mediceo da vedere.
1. lA pieve, è la chiesa dedicata alla Madonna Assunta. E' il più antico monumento religioso della zona Montefeltro, lo si fa risalire all'anno Mille - l'epoca buia per via dell'annunciata fine del mondo.
2. lA chiesa di san leone, la cattedrale riconoscibile dai leoni posti all'ingresso della struttura. Da un punto di vista architettonico, la Cattedrale è il frutto di maestranze romanico-lombarde.
Nella cripta è conservata una reliquia del santo patrono restituita dalla città di Voghiera, dove leggenda dice che i cavalli che trasportavano il corpo senza vita di Leone impennarono e non vollero continuare il cammino verso la Germania voluto dall'imperatore Enrico IV.
La reliquia è posta sul coperchio del suo sarcofago in pietra.
3. la torre campanaria, si trova alle spalle della Cattedrale, sulla cima del monte della Guardia. Assieme ad altri edifici costituiva la cosiddetta cittadella vescovile, antica residenza del vescovo di Montefeltro, di cui si dice che il primo fu proprio san Leone.
4. il palazzo mediceo che attualmente ospita - oltre all'ufficio turistico - il museo d'Arte Sacra.
Merita una visita per scoprire il paliotto, una lastra - apparentemente di marmo - ma nella realtà di gesso cotto. Intagliato, veniva ricoperto di pasta colorata e poi ricotto. Si metteva alla base dell'altare.
Curiosità. Eventi da vivere a San Leo: Alchimialchimie
"AlchimiAlchimie" è un festival dedicato alla magia, all'esoterismo, alla scienza e alla spiritualità.
Annualmente si svolge a fine agosto, per tutto il centro storico decorato con le bancarelle del mercatino magico alchemico e degli stand gastronomici, e reso vivo da convegni, concerti e tanti spettacoli densi di fascino.
All'interno del festival, molto atteso è il grande spettacolo piro musicale che ogni anno si accompagna a musiche nuove per far danzare il fuoco con forme e movimenti ogni volta originali.
E tu conosci un posto più magico di San Leo?