Sei pronto a pedalare fino alla foce del fiume Bevano e l'oasi che lo circonda?
Sali in sella alla tua MTB, e-bike o gravel e segui Cristina, nell'itinerario che ha disegnato per te, pensando al mare.
Dall'Hotel Lungomare raggiungerai il monumento dedicato a Marco Pantani 🚴, che a Cesenatico nacque: una scultura di bronzo a grandezza naturale.
Da qui, due pit stop d'obbligo. Il primo nella Piazzetta delle Conserve, che deve il suo nome alle costruzioni scavate nel terreno - per l’appunto le conserve – dove il pesce, disposto a strati alternati a neve e ghiaccio pressato poteva conservarsi per lungo tempo, ben prima dell’invenzione dei frigoriferi. Le conserve sono pozzi di forma tronco-conica, mediamente profondi 6 metri e dall'imboccatura di circa 8 metri di diametro, racchiusi in bassi edifici dai robusti muri perimetrali. Delle 20 esistenti un tempo a Cesenatico, ne sono state recuperate quattro. Il secondo al Portocanale "Leonardesco". Ti stai chiedendo perché Leonardesco? Perchè il 6 settembre 1502 Leonardo da Vinci venne incaricato da Cesare Borgia di verificare le infrastrutture civili e militari del nuovo ducato di Romagna. E in tale visita Leonardo realizzò due disegni del porto canale - una veduta a volo d'uccello e una pianta quotata e orientata - entrambi presenti nel "Codice L", uno dei suoi taccuini di appunti, conservato a Parigi alla biblioteca dell'Institut de France.
Lasciata alle tue spalle Cesenatico, Cristina (attento che pedala forte! 😉) ti condurrà alla Pineta di Pinarella, che con i suoi 24 ettari, costituisce un prezioso polmone verde perfetto per ripararsi dal calore della stagione estiva.
Pochi colpi di gambe più in là e raggiungi Cervia con il suo Faro, (costruito nel 1875, che pur conservando il suo aspetto complessivo, ha subito nel tempo numerosi cambiamenti) e porto canale nato per assicurare il trasporto del sale. Su una sponda del porto canale sorge il Musa - Museo del Sale, che racconta la storia di un'intera città attraverso i granelli del sale.
Hai bisogno di un po' di riposo all'ombra? Te lo garantisce la Pineta di Milano Marittima, dove non di rado puoi incontrare caprette, daini, conigli e altri piccoli mammiferi.
Risali sulla tua bici e segui Cristina fino ai Capanni da Pesca su palafitta, posti totalmente sopra lo specchio d’acqua. Alla foce del fiume Savio, il fiume più grande della Romagna, i capanni da pesca costellano gli argini fluviali. Ciascuno con la sua rete, con la loro sagoma inconfondibile rappresentano le icone del paesaggio acquatico.
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